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Barbecue a gas con piastra in ghisa, ecco perchè ti conviene non comparlo

l'immagine mostra un barbecue con piastra in ghisa

Considerata l’alternativa più valida alla griglia, in realtà la ghisa ha una serie di aspetti negativi sottovalutati in gran parte.

In questo articolo voglio parlarti del barbecue con piastra in ghisa e del perchè, purtroppo, conviene acquistare un barbecue con piastra realizzata con altri materiali.

Barbecue a gas con piastra in ghisa, ecco gli aspetti negativi

L’aspetto negativo più importante di questo tipo di barbecue è che assorbe i grassi durante la cottura e li rilascia.

La ghisa quando si riscalda assorbe le particelle di grasso della carne nei pori.

Quando si raffredda questi pori si richiudono, trattengono il grasso, e lo rilasciano quando la piastra viene usata di nuovo, direttamente sugli alimenti che stai cucinando.

I sapori si alterano anche durante la cottura, quindi se cucini il petto di pollo dopo la salsiccia o le verdure dopo la carne alla fine hai i sapori alterati e mescolati tra loro.

Per questo nemmeno una pulizia maniacale, dopo un certo tempo e un certo numero di alimenti cucinati con la piastra in ghisa, potrà mantenere integro il sapore della roba che cuoci.

Un paio di cose che devi sapere sulla ghisa

Prima di parlare più a fondo delle piastre in ghisa è importante che tu conosca un po’ di cose che in molti non raccontano su questo materiale, su come si è arrivato a usarlo e su come poi si è evoluta la situazione.

Ora non spaventarti però!

Non voglio annoiarti con un lungo trattato di storia, ma davvero ritengo che per valutare davvero l’acquisto di una piastra in ghisa, sapere certe cose è di vitale importanza.

Innanzitutto devi sapere che le piastre per i barbecue hanno iniziato a essere costruite sia in acciaio che in vari materiali, e per molti anni il materiale più sempliceper lavorare è stata proprio la ghisa, che ha preso piede più degli altri materiali (parliamo degli anni ’80).

A un certo punto però è successo che la ghisa ha iniziato a essere troppo costosa.

In più, se prima le piastre andavano bene qualsiasi fosse l’aspetto estetico della superficie, a metà degli anni ’80 hanno iniziato a chiedere delle finiture estetiche maggiori.

Col fatto che iniziava oltre a essere costosa, a essere anche difficile da rendere esteticamente bella, si è iniziato a lavorare la ghisa con delle iniezioni di piombo, che la rendevano più economica e bella.

La quantità di piombo inserita non era controllabile, né controllata, e sono state costruite piastre in ghisa con concentrazioni troppo alte: nel ’93 una legge ha vietato la ghisa per i prodotti alimentari.

questa svolta hanno preso piede vari altri materiali in lega di acciaio ed è stata abbandonata la ghisa.

Perché scegliere un barbecue in ghisa?

Senza dubbio se non devi cucinare troppi cibi diversi l’uno dall’altro, e non ti parlo solo di pesce o carne e verdure, ma anche di carni diverse tra loro, ad esempio il pollo e le salsicce.

Questo vuol dire che se devi cucinare il pesce oltre alla carne, o delle verdure, non puoi cucinarle assieme perché se no mischi i sapori (immaginati cucinare un pollo che sa di costicine, o di salsicce, e così per le verdure …), e a lungo andare comunque i sapori e gli odori si mischieranno.

Se hai molto tempo e voglia di stare davanti al fuoco a cucinare: con la piastra in ghisa c’ è un’elevata dispersione di gas nell’utilizzo e, anche con questo tipo di barbecue devi mettere in conto una quantità di tempo non indifferente per cucinare, quindi sai che non puoi dedicarti ad altro.

Più spendi e meno spendi!

Per pulire e mantenere pulita la ghisa occorre tenere periodicamente un lungo e minuzioso procedimento di pulizia chiamato “precondizionamento” per proteggerla dall’attacco della ruggine e renderla antiaderente in fase di cottura.

Se stai cercando qualcosa che non ti faccia spendere troppo puoi facilmente trovare sul mercato barbecue con piastra in ghisa a prezzi accessibili.

Ma ti svelo un segreto, un grande segreto.

Purtroppo con questi prodotti molto più che con altri vale tantissimo la regole che “meno spendi e più spendi”.

In termini sia di soldi che di tempo.

Mi spiego meglio: la ghisa è già di per sé un materiale molto poroso, che si spacca e si rovina facilmente e che assorbe molto gli odori e i sapori.

Acquista un barbecue a basso costo e avrai, garantito al 100%, uno dopo l’altro questi problemi in fila:

Bisogno di manutenzione continua alla piastra e agli altri componenti del barbecue che si romperanno facilmente;

• Garanzia di due anni che in questi casi è come non averla (con certi barbecue te ne servirebbe una da dieci anni almeno!);

Componenti in acciaio spacciato per inossidabile che poi si arrugginiscono alla prima pioggia perché NON sono in VERO inox;

• Ulteriori spese che si andranno a sommare all’acquisto iniziale poiché una volta scaduta la garanzia stai sicuro che il tuo barbecue avrà altri problemi per i quali dovrai spendere dei soldi, dai bruciatori che si rompono alla manopola di accensione in plastica che si squaglia;

Piastra in ghisa o in ollare che si rompe con gli sbalzi di temperatura;

• Bruciatori che si rompono, si danneggiano o che si sporcano facilmente perché ad esempio nel caso di quelli a gas senza pietra lavica e con la griglia, sono coperti da una lamiera che però non li protegge dal grasso che cola;

Piastre che alla prima bolla di gas “fanno il botto” perché non hanno la termocoppia di protezione;

(Ok, questa te la spiego un attimo. Il 99% dei barbecue tradizionali non ha la termocoppia di sicurezza che blocca la fuoriuscita del gas se un colpo di vento dovesse spegnere la fiamma perché sono certificati per l’esterno e quindi la fuoriuscita di gas non crea problema perché va fuori in ambiente. Il problema sta nella bolla di gas che si crea sotto il barbecue e quando si riaccende fa un botto e c’è il rischio che rilascino fiamme alte intorno al barbecue. Probabilmente non farai piu’ un barbecue fino alla fine della stagione a causa della paura che avrai preso per il botto,la fiammata e la piastra che si è alzata di 3 centimentri)

• Alimenti cucinati male e lentamente perché i bruciatori tubolari classici generano delle linee di calore molto alte sulla piastra ma a distanza di pochi centimetri la piastra è fredda, e gli alimenti di conseguenza sono freddi o crudi, per cui sei costretto a stare davanti al barbecue e ogni 30 secondi spostare gli alimenti.

Pollo che sa da salsiccia, o pesce che sa da costicine già dopo la prima volta che usi il barbecue, poiché sia la ghisa che la pietra ollare sono materiali molto porosi che assorbono gli odori;

• Dovrai fare una gran fatica a pulire tutto perché si incrostano e assorbono lo sporco molto più facilmente;

Rotture di scatole assicurate con i vicini perché fanno un sacco di fumo;

Ecco, ora sai tutto sul barbecue con piastra in ghisa. Sono sicuro che qualche dubbio te l’ho fatto venire. Scegli attentamente il barbecue più adatto alle tue esigenze. Scopri di più sul barbeue con piastra in acciaio inox, sono sicuro ti sorprenderà!

Se vuoi conoscere altre tipolgie di barbecue, leggi l’articolo “Quanti tipi di barbecue esistono sul mercato?

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