Quali sono gli errori più gravi che puoi commettere nel momento in cui devi acquistare un barbecue?
Ci sono alcuni accorgimenti importanti che vanno presi in fase preventiva dell’acquisto e che la maggior parte delle persone che devono acquistare un barbecue NON prendono, trovandosi poi sistematicamente delusi dalle centinaia di euro che hanno speso.
Mettiamo che in questo momento tu ti stia recando al negozio per comprare il tuo barbecue, o che sia davanti al tuo PC e abbia deciso di fare il tuo acquisto online…
Cosa devi assolutamente sapere?
Quali sono gli atteggiamenti da evitare assolutamente?
9 gli errori più grossolani che si commettono quando si sta per acquistare un barbecue
1- Fidarsi di chi offre il prezzo più basso
Ne abbiamo già parlato anche sopra, e soprattutto quando compri un barbecue non devi assolutamente cercare di spendere il meno possibile, perché corrisponde a spendere di più.
Ti faccio un piccolo esempio, per quanto riguarda i barbecue in acciaio inox e cioè quelli che produco io.
Ti consiglio di leggere attentamente questo breve paragrafo, perchè la cosa che ti vado a mostrare adesso ti svelerà anche per quale motivo i miei barbecue costano di più rispetto agli altri in acciaio inox.
Esistono diverse tipologie di acciaio inox, divise in quattro categorie, classificate secondo la loro struttura molecolare. tutte e 4 sono sotto la voce “acciaio inossidabile” ma con caratteristiche ben diverse.
L’acciaio “inox”, abbreviazione di “inossidabile”, è un metallo composto da vari elementi: quello principale è il ferro, che è la base dell’ acciaio inossidabile, e in quantità minori si trovano nichel, cromo e molibdeno.
Le differenze tra l’acciaio inox e l’acciaio al carbonio, chiamato impropriamente “ferro”, stanno nelle proprietà di resistenza meccaniche e di corrosione.
Grazie alla presenza del Cromo, l’acciaio inox a differenza del “ferro”, non si arrugginisce né si corrode.
Ti ricordo quali sono le 5 tipologie di acciaio inox, di cui abbiamo parlato anche sopra:
- austenitico (AISI 304, 316, e più in generale tutti quelli col 3 davanti)
- martensitico (AISI 410, 416 e 420)
- ferritico (AISI 409 e 430)
- duplex e super-acciai
- acciaio non pregiato della serie 200
L’acciaio inox ferritico si infragilisce con l’abbassarsi della temperatura, riducendola resistenza meccanica, aumentando la durezza e la fragilità.
Si può ben dire che questa tipologia di acciaio inox, pur essendo sempre “acciaio inossidabile”, è quella che in minor misura riporta i benefici dell’acciaio inox.
Può essere considerato il più “commerciale”, proprio perché è quello di qualità inferiore. Difatti l’AISI 409 e 430 (le due tipologie di inox ferritico) tendono a fare la ruggine nel tempo.
L’AISI 304 è quello più conosciuto, utilizzato nelle pentole, nei lavelli da cucina, e più in generale di uso alimentare (cappe, cucine, posate, ecc.).
Bene, l’acciaio inox 18/10 è esattamente un AISI 304, dove il 18 sta a indicare la percentuale di Cromo e il 10 indica la percentuale di Nichel presente nella lega.
La stragrande maggioranza dei barbecue in acciaio inox sono con la piastra o la griglia in ferritico 430, e sono molto più economici proprio perché NON sono resistenti alla corrosione, alla ruggine, sono più fragili e di qualità molto più bassa.
Oppure sono AISI senza nichel, che è molto più economico, ovvero gli acciai della serie 200 e non attirando la calamita possono vendertelo come aisi 304, tanto tu non te ne puoi accorgere se non fai dei test speciali.
Questo vuol dire che se hai comprato un barbecue in acciaio inox perché magari vuoi portartelo al mare, o in barca per fare un po’ di carne alla griglia, ti si arrugginisce in poco tempo.
Vuol dire anche che se piove all’improvviso, e tu sfortunatamente l’hai lasciato anche solo leggermente esposto all’acqua, ti si ossida e ti fa la ruggine su tutta la piastra.
Vuol dire che se per una svista qualsiasi ti cade dell’acqua sopra e tu non te ne accorgi, il tuo barbecue in acciaio inox economico va … a farsi friggere!
Bell’investimento!
Se ci pensi è una mezza truffa.
Per questo motivo il mio consiglio è di non fidarti mai dei produttori di barbecue che spacciano il loro prodotto come “Leader di mercato a basso prezzo!”.
2- Ascoltare i “fanatici della carbonella”
Abbiamo parlato abbondantemente della carbonella nel primo paragrafo, ma il succo del discorso è questo..
Se hai ospiti a casa non puoi star là davanti al barbecue e renderti impresentabile.
Se ascolti uno che ti dice “il barbecue a carbonella è il migliore che tu possa comprare!” non ti dirà anche che ci impieghi un’ora per accenderlo, che fa un sacco di fumo, che sporca, che è difficile da usare perché hai la fiamma libera e che devi litigare con amici, moglie e parenti per chi lo pulisce dopo.
Per non contare le baruffe coi vicini a cui vai incontro.
Per questo, io ti consiglio vivamente di ponderare bene il tuo acquisto se sei stato consigliato da un fan della carbonella.
Ovviamente questa potrebbe essere per te un’occasione di scoprire che forse hai un’ amore per la carbonella e per la carne alla brace e che ami stare davanti al fuoco e sotto il fumo tutto il giorno mentre i tuoi ospiti sono a tavola, ma… chi lo sa, meglio non rischiare a mio avviso.
Se un fan della carbonella cercherà di convincerti che è quello di cui hai bisogno, tu dovrai rispondere che …
“ciò di cui ho bisogno è qualcosa di pratico, che si accende in pochi minuti, che si pulisce facilmente e che mi permetterà di cucinare per almeno più di 3 o 4 persone senza passare tutto il giorno davanti al fuoco a impestarmi di fumo!”
Beh, se è questo quello che vuoi, io una soluzione per te ce l’ho, ma prima voglio finire questo breve elenco, quindi passiamo subito al punto 3.
3- Arrivare in punto vendita o al momento dell’acquisto, senza le informazioni necessarie
Ed eccoci qui in negozio, che dobbiamo comprare un barbecue, e a momenti non sappiamo nemmeno la differenza tra una macchina con pietra lavica e senza pietra lavica!
Non è raro che chi deve acquistare un barbecue si trova completamente spaesato, a dover perdere un sacco di tempo per raccattare informazioni qui e lì su Internet e fuori, senza sapere nemmeno se sono fonti attendibili.
E così ha di fronte a sé sostanzialmente 3 strade:
• Tirare il braccio della slot machine e sperare che quello per cui ha speso così tanti soldi è il barbecue adatto davvero alle sue esigenze
• Fidarsi di uno svogliato addetto alle vendite, che ha il solo obiettivo di appioppare perché magari prende una piccola commissione sul suo piccolo stipendio (e in caso contrario non ha nessun interesse a seguirti e a consigliarti, e a volte poveretto non è nemmeno colpa sua perché non gli è stata fatta la formazione giusta)
• Pregare che quell’apparecchio che hai comprato a così poco prezzo non dia troppe noie per i primi due anni e che tenga duro dopo che non sarà più coperto dalla garanzia
E se ci pensi non è proprio un bel panorama che hai davanti. Quello che mancava in questo settore era proprio una Guida Definitiva all’acquisto del barbecue, che permettesse alla gente che deve ancora spendere i propri soldi di avere delle linee guida da seguire.
Invece cosa fa il 99,99% delle aziende che vendono barbecue? Danno cataloghi coi prodotti e regalano un sacco di ricette piene di salse per mascherare il sapore, per cucinare la carne e il pesce da replicare col barbecue che comprerai… sempre che non si rompa ogni tre per due!
• Sottovalutare l’impegno e la fatica di fare una grigliata
Nel tuo immaginario una domenica con gli amici a fare la grigliata nel tuo giardino è un momento di convivialità dove tutti se la spassano, ridono e bevono in compagnia?
Benissimo, è giusto che sia così ed è così che deve essere.
Ma per fare in modo che sia così devi PREVENTIVAMENTE non sottovalutare il “nemico”: e per nemico intendo tutti quei barbecue che NON ti permetteranno di passare una giornata come quella che immagini.
E quindi, hai ospiti a casa? Vuoi un minimo partecipare alla grigliata e quantomeno sederti a tavola con gli altri?
Non hai voglia di passare ore davanti al fuoco a impuzzolentirti di fumo e sacrificarti per tutti gli altri?
Allora scordati la carbonella, la cottura a legna e tutti quei metodi di cottura che sono lunghi e col rischio di fiammate alte.
Vuoi fare una figura spettacolare con i tuoi ospiti, farli mangiare come mai avevano mangiato prima e contemporaneamente prendere parte tu stesso al tuo trionfo gustando ciò che hai cucinato?
Allora i materiali tradizionali troppo porosi, come la ghisa o la pietra ollare, i materiali troppo fragili che si spaccano come la pietra lavica o la ghisa smaltata non fanno per te.
Hai davvero intenzione di passare il post grigliata, dopo che sarai stanco dalla giornata., a grattare griglie e piastre, a impregnarti di aceto e acqua calda e scrostare il tuo barbecue dal grasso delle salsicce?
Se così non è allora sappi che dovrai evitare, oltre ovviamente alle braci e carbonella, i barbecue a gas con le piastre in pietra ollare, quelli con la pietra lavica e quelli con la ghisa.
• Lasciarsi guidare solo dall’ aspetto estetico e dal design
Tante volte, quando la parte della “ragione” ci manca, ovvero non sappiamo per cosa un modello si distingue da un altro, quale è migliore di quale altro eccetera, ci facciamo guidare dall’estetica.
E certamente anche l’occhio vuole la sua parte, per carità.
Ma purtroppo è una vecchia e dolorosa storia quella delle apparenze che ingannano.
Quando si parla di barbecue le finiture estetiche, i colori, le placcature e le forme, servono letteralmente a nascondere prestazioni mediocri, a volte assolutamente scadenti.
Qualche produttore propone al mercato addirittura pezzi di design che però non sono nient’altro, perché non sono assolutamente adatti a garantire una buona riuscita.
Ecco qui, ora sai i primi 3 errori che solitamente le persone commettono prima nell’acquistare un barbecue. Nei prossimi articoli te ne racconterò altri!
Se sei interessato a conoscere gli altri errori che spesso di fanno quando si è alle prese con l’acquisto di un barbecue nuovo, leggi l’articolo “I 9 grossolani errori da non fare mai nella scelta di un barbecue – pt.2“